28 Set 2015 “Con questa opera (La memoria nelle mani) Luciano Ricci si conferma il più rappresentativo scrittore abruzzese vivente, tra le voci preminenti del panorama letterario italiano; ed oltre, con dimensioni assai più vaste. La lingua di Ricci è, come quella di Gadda, ricerca continua, spasmo verso la dicibilità delle cose, definizione assoluta di una luce che permea lo spazio-tempo”. Massimo Pamio
28 Set 2015 “…si tratta di un florilegio splendido in ogni sua parte ,..ne risulta un libro veramente nuovo nel panorama letterario del nostro tempo,…e uno straordinario omaggio all’Abruzzo”. Vittoriano Esposito: (Sulle orme del Gigante)
28 Set 2015 “Luciano Ricci, al suo terzo romanzo, si conferma scrittore sorprendente, con una inventività linguistica del tutto nuova…(Gli anni delle ginestre) è libro sofferto dal fascino sottile, con una virtuosistica capacità espressiva, con un contrappunto lirico capace di commuovere”. Emerico Giacherj